LEZIONE 1: L'ISPIRAZIONE E LE FUNZIONI DELLA SCRITTURA


LA NATURA DELLA SCRITTURA: “ISPIRATA DA DIO”


Tutta la Scrittura è divinamente ispirata
e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia,
affinché l'uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera.

(2 Timoteo 3:16-17)

Ci sono diverse vedute sulla natura e il processo dell'ispirazione della Parola di Dio. Molti credono che siano parole dettate meccanicamente da Dio e gli scrittori abbiano semplicemente scritto quello che hanno sentito. Altri, notando gli elementi "umani" affermano che sono soltanto opere letterarie di uomini. La verità è che l'ispirazione è, secondo il concetto biblico, una collaborazione tra Dio e uomini consacrati a Lui per comunicare un messaggio per la generazione a cui aparteneva l'autore e che rimase come rivelazione della natura e delle vie di Dio per le generazioni successive. 


1. Un libro dettato parola per parola da Dio

C'è una tendenza a pensare che le scritture siano il frutto di un'esperienza paranormale in cui lo scrittore, sotto il controllo dello Spirito di Dio, scrisse le parole in maniera quasi passiva - come avviene nella pratica occulta della 'scrittura automatica', un processo di scrittura di frasi che non arrivano dal pensiero cosciente dello scrittore ma avviene in stato di trance, oppure in maniera cosciente ma senza la consapevolezza di quello che si sta scrivendo. Oppure, come nel quadro di Caravaggio 'San Matteo e l'Angelo', i santi profeti e gli apostoli furono guidati da un essere celeste che dettava le parole che dovevano scrivere: come osserva Irving Lavino lo storico d'arte, "l'ispirazione del messo celeste guida la mano del rozzo analfabeta che, come Socrate, sa di non sapere". Per quanto profonda possa sembrare  l'osservazione dello storico d'arte, è una caricatura dell'ispirazione delle scritture e proviene da un concetto pagano dell'interazione tra Dio e l'uomo.

2. Un libro scritto dagli uomini

Gli studiosi che non credono nell'ispirazione divina della Parola di Dio fanno notare che molte cose espresse nelle sue pagine sono non-scientifiche e conforme ad una mentalità antica che si è rivelata sbagliata con le scoperte della scienza. Ignorano volontariamente che le scritture ci rivelano non la scienza - o qualche altra disciplina umana - ma "possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesú" e che insegnano la giustizia di Dio e l'ingiustizia dell'umanità come Paolo dichiara nella lettera ai Romani   "Infatti io non mi vergogno dell'evangelo di Cristo, perché esso è la potenza di Dio per la salvezza, di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. Perché la giustizia di Dio è rivelata in esso di fede in fede, come sta scritto: «Il giusto vivrà per fede»". (Ro 1:16-17) 


3. Una collaborazione tra Dio e i suoi santi profeti.
Gli scrittori hanno registrato eventi, pensieri, sogni e visioni costruendo argomenti spesso in forma poetica. Facevano uso di altre fonti a cui avevano accesso - altre scritture e letteratura - anche da altre culture. Hanno creato collegamenti con altre parti delle scritture. Comporre questi scritti richiedeva riflessione e competenza e ogni libro della Bibbia porta i segni delle decisioni ponderate degli autori redattori. Non sono frutto di momenti estatici durante i quali gli strumenti che Dio usa perdono controllo delle loro facoltà e vengono “posseduti” dallo Spirito di Dio.

Gli scrittori della Bibbia utilizzavano le convenzioni letterarie dei loro tempi per produrre opere letterarie competenti. Erano sensibili al genere, struttura, tecniche letterarie, scelte di parole, parallelismi poetici e l’arte della narrazione conosciuti in tutto il mondo antico. La Parola di Dio non è scesa da una dimensione celeste completamente estranea dal mondo degli uomini ma piuttosto è il prodotto di uomini che vivevano in un luogo specifico in un tempo specifico con una mentalità specifica - una mentalità che avevano in comune con altre nazioni intorno a loro.

Dio, per mezzo del Suo Spirito, spinse questi uomini - direttamente o mediante le loro circostanze - a scrivere le cose che Lui voleva come messaggio per il Suo popolo e in questo processo d’ispirazione Dio è stato sovrano, guidando la formazione della Sua Parola che oggi chiamiamo “la Bibbia”!

Leggete i seguenti passi e notate come i tre testimoni di Dio esprimono LE LORO intenzioni su che cosa volevano comunicare. Lu 1:1-4; Gv 20:30-31; Giuda 1:3-4)

Poiché molti hanno intrapreso ad esporre ordinatamente la narrazione delle cose che si sono verificate in mezzo a noi, come ce le hanno trasmesse coloro che da principio ne furono testimoni oculari e ministri della parola, è parso bene anche a me, dopo aver indagato ogni cosa accuratamente fin dall'inizio, di scrivertene per ordine, eccellentissimo Teofilo, affinché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate. (Luca 1:1-4)

Or Gesú fece ancora molti altri segni In presenza dei suoi discepoli, che non sono scritti in questo libro. Ma queste cose sono state scritte affinché voi crediate che Gesú è il Cristo il Figlio di Dio e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome (Gv 20:30-31) 

Carissimi, anche se avevo una grande premura di scrivervi circa la nostra comune salvezza, sono stato obbligato a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa una volta per sempre ai santi.
(Gd 1:3)


LE FUNZIONI DELLA SCRITTURA:

utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia

Sebbene questo versetto sia importante per la dottrina dell'ispirazione della Parola di Dio, l'enfasi è sulla UTILITA' delle scritture: Paolo vuole far capire a Timoteo che la Parola di Dio è l'unico mezzo con il quale potrà diventare "savio a salvezza" (2Ti 3:15) e potrà affrontare gli uomini e donne nella chiesa che insegnano "dottrine di demoni" (1Ti 4:1) 

Le scritture servono per il nostro credo e per la nostra condotta: per formare e per correggere ciò che pensiamo e quello che facciamo.

insegnare
la DOTTRINA GIUSTA
positivo
A
convincere
che la DOTTRINA è SBAGLIATA
negativo
B
correggere
il COMPORTAMENTO SBAGLIATO
negativo
B
istruire nella giustizia
cioe’ il COMPORTAMENTO GIUSTO
positivo
A











La tabella dimostra che questo verso usa una struttura chiamata 'chiastica', un dispositivo letterario utilizzato in tutta la letteratura del mondo antico per enfatizzare idee parallele.

IL FINE ULTIMO DELLA SCRITTURA:


affinché l'uomo di Dio sia completo,
pienamente fornito per ogni buona opera



Il motivo principale per cui DIO ispirò le Scritture è di equipaggiare il Suo popolo per una vita di servizio verso gli altri.


L’enfasi non è nè sull'ispirazione delle scritture, nè sulle 4 funzioni, ma Timoteo deve mantenere le sue priorità: predicare la parola non è fine a se stesso che soddisfa il "prurito di udire" (2Ti 4:3) ma serve per equipaggiare l’uomo e la donna di DIO per le opere buone.


LEGGETE I SEGUENTI VERSETTI SUL FINE ULTIMO DELLE SCRITTURE

1Tim 2:9-10; 1Tim 3:1; 1Tim 5:10;
1Tim 5:24-25; 1Tim 6:17-19;

2Tim 2:21; Tito 2:11-14;
Tito 3:8; Tito 3:14



Nessun commento:

Posta un commento